Storia razionale del Rugby

  • 27 Agosto 2015

Finalmente una spiegazione razionale del gioco:

E’ in gran parte sconosciuto ai giocatori e seguaci del gioco moderno che il rugby è cominciato semplicemente come un gioco di opposizione tra avanti in touche, mischie, ruck e maul. Questo portava pacchetti di otto uomini del fisico statuario, preparazione suprema e intelligenza superiore a scontrarsi uno contro l’altro.
In quei giorni il vincitore era chi vinceva più mischie o touch.
La svalutazione del gioco è iniziata quando sono stati introdotti i trequarti. Ciò si è verificato perché era sorto il problema di dove localizzare la mischia successiva. Individuarne la posizione sul campo era diventato una costante fonte di attrito e persino la violenza.

Il problema fu risolto con l’impiego di avanti respinti, uomini di bassa statura e di intelligenza limitata, per correre senza meta all’interno del campo di gioco. Dopo una mischia la palla sarebbe stata gettata a uno di loro, che avrebbe stabilito la posizione successiva facendola cadere o gettandola a sua volta ad un altro, sempre per farla cadere. Molto raramente, un terzo reietto avrebbe ricevuto la palla prima che cadesse e la folla si sarebbe selvaggiamente accalorata per queste rare occasioni. Inizialmente questi giocatori supplementari erano completamente disorganizzati ma, con il passare del tempo, adottarono posizioni prestabilite.

Ad esempio, prendete i mediano di mischia. Di solito era uno del più piccoli e meno intelligenti dei trequarti, il cui ruolo era semplicemente ricevere la palla da un avanti e trasmetterla ad uno degli altri reietti che l’avrebbe fatta cadere, determinando la nuova posizione per lo scontro degli avanti. Avrebbe potuto facilmente (date le sue dimensioni) esser chiamato ‘quarto di avanti’ o ‘scimmia della palla’ ma poiché tolleranza e compassione sono le chiavi del gioco degli avanti e venne scelto l’attuale eufemismo.

Il cinque-ottavi (apertura, secondo la denominazione neozelndese) gioca accanto al mediano di mischia e il suo ruolo è essenzialmente lo stesso, tranne quando si trova sotto pressione: allora di solito va in panico e calcia il pallone. Normalmente, è un po’ più alto e fatto un po’ meglio rispetto al mediano e quindi il suo nome: un ottavo di meno e sarebbe stato un mediano, tre ottavi di più e avrebbe potuto avere le qualità per diventare un Avanti.

I centri erano opportunisti senza competenza ma che volevano condividere il fascino associato ai pacchetti di Avanti. Dopo ripetute suppliche per un ruolo nel gioco, fu detto loro di mettersi in mezzo al campo e attendere istruzioni. Così, quando gli veniva chiesto dove giocavano, rispondevano al “centro”. E a quella fase sono rimasti, parassiti e scrocconi che per lo più lavorano come avvocati o rivenditori di auto usate.

Ci si potrebbe chiedere, perché l’ala? La risposta è semplice. Dato che era il giocatore che aveva le minori capacità e era il più in basso nella gerarchia del pollaio dei trequarti, veniva collocato il ​​più lontano possibile dalla palla. Di conseguenza, e anche perché i trequarti interni erano così diligenti nel ruolo loro assegnato di far cadere la palla ogni volta che la ricevevano, il contributo principale al gioco fornito dall’ala era quello di non essere coinvolta. Le istruzioni erano di scappare il più presto possibile ogni volta che si presentava un problema ed evitare a tutti i costi i placcaggi. Il fatto che il gioco fosse stato organizzato in modo che l’ala non toccasse la palla portò a un flusso incessante di lamentele da parte di questo genere di giocatori e venne quindi adottata la denominazione “A’ lagna”. Anche se lo ”gna” è caduto nel corso degli anni, la stessa cosa non è accaduta con le lamentele, purtroppo.

Infine, l’estremo. Questa era la posizione data a colui che aveva la peggior manualità, la persona meno capace di ricevere o passare la palla, uno che era sempre in mezzo. Il nome deriva dal fatto che comprensibilmente gli Avanti si infuriavano per la povertà del gioco costantemente dimostrata da tale persona, e iniziavano a reclamare: “non se ne può più! siamo allo stremo!”. Veniva quindi relegato ad una posizione lontano dalla possibilità di intralciare gli Avanti, generalmente nella parte posteriore del campo.

Ora lo sapete. Torniamo ai giorni di gloria di una lotta tra due pacchetti di otto uomini del fisico statuario, suprema forma fisica e intelligenza superiore.
Il resto può andare dove sarà più felice, a giocare a calcio.

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