SUPERCHALLENGE E 6 NAZIONI: WEEKEND A ROMA PER L’U14

  • 9 Febbraio 2018

SUPERCHALLENGE E 6 NAZIONI: WEEKEND A ROMA PER L’U14

UNDER 14 - Tappa Superchallenge

2°Torneo " Dado  Medosi " TOSCANA AEROPORTI FIRENZE RUGBY 1931

Roma, campo CUS Roma - sabato 3 e domenica 4 febbraio 2018

Sia nel viaggio di andata che in quello di ritorno i ragazzi cantano a squarciagola “Maledetta Primavera”. Già questo potrebbe di per sé rappresentare un’efficace sintesi del week-end. “Una buona squadra si vede da come canta…” sentenziava Bud Spencer nella storica pellicola del film “Lo chiamavano Bulldozer”, ma se vogliamo usare questo criterio di valutazione occorrono prima alcune distinzioni. Dal punto di vista tecnico-melodico occorrono dei profondi miglioramenti; invece, dal punto di vista della compattezza, il gruppo risulta più evoluto ed in grado di esprimere azioni decisamente corali. Malgrado sia stata invocata a chiare note, la primavera non si fa proprio vedere, invece sono addirittura i fiocchi di neve ad accogliere la nostra squadra Under 14 del Firenze Rugby 1931 lungo l’autostrada mentre era diretta a Roma dove si sarebbe giocata la Terza Tappa 2018 del Superchallenge Under 14 “Memorial Dado Medosi”.

Per una serie di sfortunate vicende, dettate dall’ineccepibile criterio col quale sono stati composti i gironi, ci troviamo ad affrontare nella prima partita il CUS Verona. Il nostro avversario si rivelerà, malgrado il ranking di partenza, il vero e proprio outsider della competizione che, vincendo tutte le partite si aggiudicherà il primo posto assoluto. Tanto per dare un’idea della potenza del nostro primo antagonista, Il Verona in tutte le gare, eccetto in quella giocata contro di noi, segnerà 5/6 mete ad ognuna delle compagini incontrate. Da un punto di vista educativo non possiamo in nessun modo consentire ai nostri ragazzi di cercare delle giustificazioni; questo non permetterebbe loro un sano confronto con i propri limiti: in tal caso avremmo fallito l’obiettivo primario e più nobile dello sport. Allo stesso tempo però occorre riconoscere anche i meriti nella giusta misura affinché, al di là dei punteggi e delle classifiche, i nostri giovani atleti sappiano riconoscere quanto di buono possono e sanno già fare.

Veniamo alla cronaca. I nostri partono con i giri bassi lasciando all’avversario la possibilità di impostare il gioco. Il Verona non perdona e con molto merito segna le prime due mete in circa 9 minuti spostando rapidamente la palla da lato a lato del campo fino a bucare, dall’ala, la nostra difesa. Siamo dunque sul 12 a 0. Il nostro gruppo si compatta e suona la carica con orgoglio e pressione. Il Verona comincia a soffrire, aggredito in ogni tentativo di dar respiro alla manovra, è costretto non solo a rinunciare alla gestione, ma addirittura a difendersi. Perso il possesso dell’ovale e pressati, si legge, palese da bordo campo, la loro paura e sbandamento. Valerio Pallotti si infila come un fulmine inatteso in mezzo ad un buco lasciato a centro campo. Gli resta da scartare ancora un’ala e l’estremo. Con rapide finte, ma soprattutto sprigionando una grande accelerazione brucia entrambi e sembra fatta. Purtroppo, arrivato al momento di dare l’ultima sterzata tra i pali, scivola nel fango di una pozza e, ormai a terra, viene recuperato dagli inseguitori. Riusciamo a marcare finalmente una bella meta corale ed a trasformarla, ma non basta a vincere. Il risultato si ferma sul 12 a 7 per gli avversari. Siamo già certi che non potremo accedere alle prime quattro posizioni del torneo: l’avversario visto in campo è troppo forte per perdere la partita successiva con il terzo membro del girone. In effetti gli Arnold Roma, squadra comunque di tutto rispetto, perderà 33 a 10 contro di noi e 31 a 0 contro il Verona.  

Ci andiamo a giocare l’accesso alla finale per il 5°/6° posto contro il Rovato. A metà primo tempo il nostro primo centro Formigli è costretto ad uscire per (lo scopriremo solo il lunedì successivo) una frattura del setto nasale. A 4 minuti dal termine stiamo conducendo per 7 a 5 ed attaccando nei loro 10 metri quando, un passaggio “a colombella” viene intercettato. La loro ala viene recuperata dal nostro velocissimo estremo Vannoni a circa 20 metri dalla linea di meta. L’arbitro reputa l’intervento irregolare ed assegna “meta tecnica”. Ci troviamo improvvisamente sotto di 3 punti. La reazione dei nostri si fa feroce. Riusciamo a recuperare la palla nei 10 metri avversari e sembra davvero possibile il controsorpasso. Purtroppo veniamo nuovamente sanzionati per un tenuto che mette fine ad ogni speranza.

La domenica mattina, ironia della sorte, ci troviamo ad affrontare, in uno scontro fratricida in terra laziale, la ben nota compagine del Cecina. Nella precedente partita di campionato avevamo preso 6 mete da questi avversari. Domenica scorsa però la nostra formazione scende in campo al gran completo e soprattutto con tanta voglia di chiudere in bellezza la trasferta romana. In effetti si conclude 31 a 0 per i nostri con numerose buone azioni corali.

Il tempo di partecipare alla cerimonia delle premiazioni e tutto il gruppo di atleti si è spostato allo stadio Olimpico per assistere alla partita del Sei Nazioni Italia-Inghilterra.

Esperienza faticosa ed intensa, ricca di emozioni anche dolorose. Per l’ennesima volta lo sport ha dato occasione a ciascuno di crescere. Ora si tratta di valorizzare quanto appreso e saperlo utilizzare.

 

Testo di Giorgio D’Alessandro - Foto di Alessandro Metti

 

UNDER 12/1 - Raggruppamento Arezzo R.F.C. - TOSCANA AEROPORTI FIRENZE RUGBY 1931

Arezzo, campo Arrigucci - sabato 3 febbraio 2018 ore 15.30

Sabato 3 febbraio una delle due squadre dell’Under 12 del Firenze Rugby 1931 si presenta al raggruppamento della società R.F.C. di Arezzo. La giornata sin dal mattino si presenta come la più rigida a livello climatico di tutta la stagione. Il campo è al limite del praticabile, ma il concentramento si svolge come da programma. Le squadre partecipanti sono: oltre al Firenze Rugby 1931, Arezzo R.F.C., Vasari Arezzo, Crete Senesi RC, Molon Labe Rugby e Club Sportivo Scandicci.

I gigliati biancorossi iniziano la loro gara con una gran voglia di giocare e forse anche di scaldarsi. Fin da subito si posizionano secondo le coordinate dell’allenatore Giacomo Taiuti e riescono a muovere l’ovale con passaggi veloci e dinamici, buona la difesa e la visione di gioco. I ragazzi fanno intravedere un buon gioco di squadra, regalando agli spettatori un piacevole rugby. Nonostante il freddo e all’ultima partita ormai poca luce, il Firenze Rugby 1931 porta a casa una discreta prestazione, vince tutte le partite e subisce una sola meta.

Ottimo terzo tempo casalingo con eccellente pizza fatta in casa per tutti gli atleti.

ALABIM!

 

Testo di Roberta Falcini - Foto di Bess Melendez