‘Per la libertà. Il Rugby oltre le sbarre’ di Antonio Falda alla Fondazione Stensen di Firenze

  • 30 Giugno 2015

Presentato il progetto ‘Rugby oltre le sbarre’ che vede protagonista il Firenze Rugby 1931

Firenze, 29 giugno 2015 – Di fronte al pubblico delle grandi occasioni, venerdì 26 alle 19,30 presso la Fondazione Stensen di Firenze e coordinata da Marica Romolini, si è tenuta la presentazione del libro di Antonio Falda ‘ Per la libertà. Il Rugby oltre le sbarre’, Absolutely Free Editore, con il patrocinio del Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, della Federazione Italiana Rugby e del Club Italia Amatori Rugby.

Nato da una ricerca svolta in otto istituti carcerari tra il 2013 e il 2014, il libro di Falda traccia l’influenza che il “Progetto Carceri”, sviluppato e sostenuto dalla Federazione Italiana Rugby, ha sulla vita presente e futura dei detenuti che vi prendono parte. Il messaggio che Falda ha tratto dal suo lungo viaggio nelle carceri e dagli incontri con i detenuti e con chi con loro collabora nella costruzione di ipotesi di futuro è diretto, semplice nella sua complessità: non si può, non si deve lasciare, mai abbandonare chi ha sbagliato e sta pagando per gli errori commessi ma impegnarsi per dare a tutti coloro che lo vogliono un motivo e i mezzi per non cadere di nuovo. Ed in questo l’etica e l’essere stesso del rugby sono di aiuto fondamentale, senza sostegno non esiste il gioco, senza avversari e senza il rispetto loro dovuto non siamo nessuno e vincere è bello perché hai creato le condizioni per farlo senza scorciatoie e con la fatica, l’impegno e il rispetto per e dei compagni. Perché si può cadere, ma si deve trovare la forza di rialzarsi sempre.

Il messaggio è diretto tanto quanto chi lo sta trasmettendo. Sembrerebbe uno come tanti Antonio, ma appena apre bocca ti rendi conto che non è così. Nel silenzio della sala dello Stensen non ce la fa proprio a stare seduto, gesticola, guarda tutti e improvvisamente ti senti investito da un treno a tutta velocità.
“Se qualcuno vuole farmi qualche domanda mi interrompa pure!”, impossibile, non ce la fai mica a fermarlo e d’altra parte non poteva che essere così, entrante, travolgente, uno tosto insomma. Perché per fare certe cose, per avventurarsi in certi ambienti ci vuole anche coraggio. Certe realtà ti segnano, una volta che ci vieni a contatto non ne esci come prima.

“… Quando si pensa alla realtà carceraria, beh meno se ne parla e meglio è, questo è un argomento di nicchia. Il rugby è uno sport di nicchia.. insomma hai messo insieme due sfighe.. ” Come si direbbe in certi casi, parla come mangia e ha ragione, però da una somma di sfighe possiamo affermare che il risultato invece sia uscito piuttosto bene.

La presentazione ha concluso la lunga giornata iniziata presso il carcere di Sollicciano, dove i tecnici del Firenze Rugby1931 che ne seguiranno lo sviluppo, Antonio Abussi e Alessandro Ippolito, hanno illustrato il progetto ‘Rugby oltre le sbarre’.

Nella foto: Il Presidente del CRT Bonaccorsi, Antonio Falda ed il tecnico Abussi alla Fondazione Stensen.

Elisabetta Salucco – Foto: Abussi